Il tunnel all’ingresso del centro storico di Portovenere è diventato una galleria d’arte a cielo aperto grazie all’iniziativa “Between Liguria & Tuscany” del Grand Hotel Portovenere. La mostra racconta il Golfo dei Poeti attraverso installazioni pittoriche e bassorilievi in marmo realizzati da giovani artisti provenienti dall’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dall’Accademia di Belle Arti di Carrara e dal Collettivo Bedrock.
Pur trovandosi all’interno di una Dimora Storica, il Grand Hotel Portovenere è da sempre all’avanguardia nella promozione dell’arte in tutte le sue forme, soprattutto attraverso giovani artisti. L’ultima aggiunta alla sua galleria è “Medium”, un’opera di Sabrina Davì creata con il marmo bianco di Carrara e il marmo Portoro di Portovenere.
L’opera indaga la necessità primordiale di immersione nella natura e la connessione con essa. Nata e cresciuta in Liguria, Sabrina Davì si è ispirata a sensazioni e ricordi a lei cari e vicini: la tranquillità che solo il mare sa dare, l’abbraccio della riviera, le case, i profumi.
“L’opera Medium è composta da due punti nevralgici; la parte più esterna rappresenta ciò che ci circonda, mentre il punto nero al centro simboleggia l’essere umano che, essendo natura esso stesso, si unisce e si integra con ciò che gli sta attorno diventando il punto di coesistenza tra il mondo esteriore e la propria interiorità.
L’elemento naturale e l’individuo sono entrambi protagonisti dell’opera, ma è solo in quest’ultimo che si crea la condizione di Medium, capendo ed interrogando questo rapporto imprescindibile racchiude in se e diventa rappresentante del suo punto di vista unico. Il poeta con le sue poesia così come lo scultore con i suoi lavori, esaspera la necessità di questo rapporto e tenta di dar voce a queste profonde sensazioni; creando con la sua arte un instancabile e infinito vortice di linee, senza capo ne coda, dove il tutto si fa uno.”
“Medium” di Sabrina Davì creato con marmo bianco di Carrara e marmo nero Portoro di Portovenere
Chi è Sabrina Davì
Nata a Savona nel 1998 e cresciuta a Genova, Sabrina Davì si trasferisce in Toscana nel 2017 per intraprendere quello che sarà l’inizio del suo percorso di studi in scultura presso l’Accademia di belle Arti di Carrara.
Appena arrivata capisce quanto il marmo sia un materiale vivo e meraviglioso, che comprende in sé la fatica del lavoro, l’amore nella sua delicatezza, e la pazienza per la precisione necessaria a non “violare” il materiale.
Le sue opere d’arte sono per lo più in marmo bianco e non rappresentano oggetti specifici, ma piuttosto sensazioni ed emozioni che vive durante la sua crescita personale, come artista e come donna.
Seppur giovane, ha già aderito ad alcune importanti iniziative come il progetto “Eternity” di Maurizio Cattelan, la mostra “Antifragile” curata da Gaia Pasi, e il simposio dedicato alla Via Francigena in provincia di Massa-Carrara con l’opera “Evoluzione”.