C’è qualcosa di magico nel dormire in una camera d’albergo che rende omaggio alla storia del suo territorio. È più di un semplice posto dove riposare; è un viaggio coinvolgente nel tempo, dove ogni angolo sussurra storie del passato. Ciò è particolarmente vero nel caso di una Dimora Storica, ovvero un edificio antico riconosciuto come parte del patrimonio storico e culturale italiano.
Tra le strutture di questo tipo nel Golfo dei Poeti c’è il Grand Hotel Portovenere. Nato come Convento di San Francesco nel XVII° secolo, l’elegante edificio oggi ospita un boutique hotel per viaggiatori alla ricerca di serenità ed esperienze autentiche tra Liguria e Toscana.
Se tutte le camere presentano richiami alla storia, ai paesaggi e alle tradizioni del Golfo dei Poeti, due camere in particolare rendono omaggio all’antico convento. Si chiamano Studio Botanicus e Studio Scriptorium.
Lo Studio Botanicus si affaccia sul cortile interno, silenzioso e tranquillo, impreziosito da alberi di falso pepe, mandarini e limoni. Questo è il luogo dove un tempo i monaci coltivavano i loro giardini e studiavano le proprietà curative delle piante.
Dal motivo della carta da parati ai mobili su misura fino alla graniglia a tema botanico del balcone, classico dei porticati liguri: nella camera ci sono vari accenni che richiamano le antiche schede botaniche messe a punto dai monaci.
Studio Scriptorium rende omaggio alla sala del convento dedicata alla copiatura dei manoscritti. Qui, gli scribi monastici scrivevano diligentemente in un’atmosfera di silenziosa contemplazione.
La zona soggiorno è caratterizzata da uno scrittoio che ricorda l’eleganza solenne dello Scriptorium. Tonalità pastello e motivi delicati adornano gli arredi, invitandoti ad immergerti nella creatività e nell’ispirazione.
Le finestre offrono un panorama mozzafiato sul Golfo dei Poeti, uno sfondo senza tempo di Lerici, Tellaro e le maestose Alpi Apuane.
Vuoi conoscere meglio i concetti alla base della fusione tra tradizione, storia e natura nel disegno d’interni del Grand Hotel Portovenere? Non perdere le nostre interviste all’architetto Virginia Neri!