Portovenere e il Golfo di La Spezia hanno affascinato tantissimi scrittori nel corso del tempo, tanto che la zona è conosciuta con il nome di Golfo dei Poeti. Un artista in particolare ha catturato l’essenza del borgo in una poesia dedicata a Portovenere. Eugenio Montale (1896 – 1981) è stato poeta, scrittore ed editore italiano. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1975.
Nonostante Eugenio Montale abbia prodotto solo cinque volumi di poesie nei suoi primi cinquant’anni di attività, quando l’Accademia di Svezia assegnò al poeta e critico italiano il Premio Nobel per la Letteratura del 1975 lo definì “uno dei più importanti poeti dell’Occidente contemporaneo”, secondo quanto riportato da Publishers Weekly. [Poetry Foundation poetryfoundation.org]
Portovenere (1925), Eugenio Montale
Là fuoresce il tritone
dai flutti che lambiscono
le soglie d’un cristiano
tempio, ed ogni ora prossima
è antica. Ogni dubbiezza
si conduce per mano
come una fanciulletta amica.
Là non è chi si guardi
o stia di sé in ascolto.
Quivi sei alle origini
e decidere è stolto:
ripartirai più tardi per assumere un volto.
Il tempio cristiano citato nella poesia è la Chiesa di San Pietro, un edificio in stile gotico che si erge sublime sulla scogliera a picco sul mare proprio sopra la Grotta di Byron di Portovenere.
La poesia di Montale rende l’idea delle sensazioni che un visitatore meditativo prova arrivando a Portovenere, sospeso tra natura, storia, mito e beata bellezza!
Non esiste una sola prova che lord Byron sia mai stato a Portovenere. Ha soggiornato a Lerici assieme ad altri inglesi. Stendiamo un velo su quello che venivano a fare qua