Il Pranzo di Natale
Il Natale è una festa religiosa particolarmente sentita in Liguria. Una volta i preparativi per le festività cominciavano con largo anticipo l’11 novembre, quando le famiglie contadine iniziavano a raccogliere le riserve per l’inverno e a sorseggiare il Vino Novello accompagnato dalle caldarroste. Più tardi, i contadini erano soliti sacrificare un maiale in occasione del giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre: le ossa venivano conservate sotto sale per poi preparare un piatto con i cavoli neri; la testa veniva conservata per essere consumata con la focaccia di mais o la farinata dopo la messa di Natale di mezzanotte; il sangue, invece, veniva utilizzato per preparare le salsicce di sanguinaccio (chiamate berodo in ligure) che venivano accompagnate dai ravioli per il giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre. Oggi, la tradizione italiana di mangiare salumi come il cotechino e lo zampone durante le festività natalizie trova le sue origini nell’usanza contadina di sacrificare il maiale.
Tornando al passato, i veri e propri riti natalizi cominciavano con la Vigilia di Natale (24 dicembre). Le donne adornavano la casa con semplici decorazioni fatte di alloro, bacche di ginepro, ramoscelli di ulivo, noci e nocciole. Ancor oggi, l’alloro in Liguria è simbolo di buona fortuna ed è la pianta legata per tradizione alle festività natalizie, perché un tempo era l’albero di Natale per antonomasia. Inoltre, per simboleggiare la fine dell’anno vecchio e l’avvento di quello nuovo, si usava posizionare un ceppo di alloro sul ceppo di Natale per farlo bruciare fino al nuovo anno.
Il pandolce, dolce natalizio ligure, veniva preparato la mattina della vigilia di Natale. In questo giorno, il pranzo e la cena erano leggeri: una tazza di brodo, cavolo bollito abbinato a farinata e pane fatto in casa. In questo modo ci si preparava per il giorno seguente!
Il pranzo di Natale cominciava nel pomeriggio e proseguiva fino a sera. Il capofamiglia era l’ultimo a sedersi a tavola dopo aver chiuso la porta d’ingresso, a significare che da quel momento la pace familiare non doveva essere disturbata per alcun motivo. Sulla tavola non potevano mancare alcuni elementi beneauguranti: un mazzo di erica benedetto in occasione della messa di mezzanotte, una manciata di sale e due panini bianchi (uno per i poveri e uno per gli animali).
Tutt’oggi, il pranzo di Natale prevede natalini in brodo (maccheroni lunghi in brodo di cappone con polpettine o salsiccia a pezzetti), cappone bollito servito con senape e pandolce. Per conoscere altri piatti e ricette tipiche, leggi “Natale in Liguria: ricette dei blogger locali“.
Molti concludono il pranzo con giochi in famiglia come la tombola e il mercante in fiera.
Mercatini di Natale e Presepi
Sono numerosi gli eventi che si svolgono in tutta la Liguria dall’inizio di dicembre fino all’Epifania, come mercatini, sagre gastronomiche, ricorrenze religiose ed eventi per bambini. Tra questi, ricordiamo il Villaggio di Natale di Giuele a Finale Ligure e i deliziosi mercatini stagionali di Genova, Rapallo e Bordighera.
Uno degli elementi più caratteristici delle festività natalizie è il Presepe, che può essere artistico o vivente, ovvero realizzato da persone in carne e ossa. Nella provincia di La Spezia vengono allestiti presepi molto particolari: 15.000 luci danno vita al suggestivo presepe di Manarola (Cinque Terre), mentre a Portovenere si celebra il Natale Subacqueo. Scopri i presepi più belli della Liguria qui.
Ogni anno, l’ultimo sabato prima di Natale, alcune città come Genova e Savona celebrano il Confeugo, un’antica tradizione della Repubblica di Genova del XIV secolo, quando i cittadini omaggiavano il Doge regalando un tronco d’alloro decorato con nastri rossi e bianchi, che poi veniva bruciato perché il tizzone era considerato un portafortuna.
Fonti:
www.liguriainfesta.com
www.wineandfoodtour.it
rivieradeibambini.it
Cover Photo by Città di Lerici – Assessorato Promozione Turistica lericicoast.it