I presepi più belli della Liguria: storia e artigianalità

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Lo sapevi che Genova vanta un’antica tradizione, al pari di quella napoletana e quella bolognese, quando si parla di presepi? Nel Settecento, il capoluogo ligure diede vita ad una vera e propria scuola e le sue botteghe artigiane divennero famose per la minuzia dei particolari e per i materiali pregiati che utilizzavano.

L’arte del presepe in Liguria: un po’ di storia

L’arte presepiale in Liguria nasce e si sviluppa in età barocca, specialmente a Genova. Le prime produzioni consistono in statuine intagliate nel legno, dorate e dipinte che si ispirano a sculture in marmo e quadri riproducenti Natività e Adorazioni dei Magi. Vari artigiani partecipano al processo di miniaturizzazione dei personaggi presepiali, impreziosendoli con oro, argento, avorio e alabastro. Alcuni tra loro si affermeranno come orafi, pittori e scultori di successo, tra cui i figli di Filippo Santacroce, Gerolamo del Canto e Giovanni Battista Castello.

Nel corso del ‘700 aumentano i personaggi che compongono la scena del presepe ligure: ai pastori si aggiungono contadini, artigiani, nobili e popolani, paggi, mendicanti e animali. Cambiano i tempi, i gusti e la moda. Di conseguenza, cambiano anche le tecniche per aumentare la produzione: gli artigiani sostituiscono le statuine lignee dipinte con manichini di legno abbigliati, concentrandosi sui dettagli di tutte le parti scoperte come ad esempio gli occhi di vetro e le mani. Tra gli scultori più rinomati di questo nuovo stile c’è Anton Maria Maragliano, uno dei maggiori esponenti della scuola barocca genovese.

A seguito della Rivoluzione Francese e del nuovo ordinamento importato in Liguria dall’esercito napoleonico, i presepi rimangono una tradizione dei ceti meno abbienti e perdono la sontuosità delle vesti e degli accessori. Inoltre, l’elevato costo del legno favorisce il passaggio dal lavoro artigianale a quello industriale nelle fornaci di Savona e Albisola, dove si producevano oggetti in ceramica già nel tardo Impero Romano. Vengono usati degli stampi per creare statuette in argilla poi dipinte a freddo con colori vivaci. Tra i “figurinai” più famosi di questo periodo vi è lo scultore Antonio Brilla, che diede ai presepi liguri un’impronta caratteristica grazie alla sua capacità di ideare personaggi sempre nuovi e diversi.

macachi christmas figurines from liguria
Esempi di “macachi” e stampi utilizzati per creare le statuine in ceramica (Foto da lamialiguria.it via macachilab.it)

Molto particolari erano anche le creazioni delle figurinaie domestiche, ovvero statuine dipinte a casa dalle madri, mogli e figlie delle maestranze delle fabbriche di terracotta di Albisola. Dipinte in maniera naif, le loro statuine venivano chiamate “macacchi” (balorde) e smerciate nel mercato di Santa Lucia del 13 dicembre a Savona. Beatrice Schiappapietra fu l’ultima custode di questa ingenua ma poetica forma di artigianato.

Chiudiamo il nostro viaggio nella storia dell’arte del presepe ligure menzionando gli scultori Tullio Mazzotti e Arturo Martini, che negli anni ’20 progettarono presepi fissi in ceramica, nello stile proposto dal movimento futurista. Martini non era originario della Liguria ma visse per un periodo a Vado Ligure, dove allestì uno “studio-forno” e realizzò varie opere.

I presepi più belli della riviera ligure

Di presepi da vedere in Liguria ce ne sono tanti. Ecco alcuni tra i più belli da non perdere!

Santuario della Madonnetta (Genova)
Il monumentale presepe artistico del Santuario della Madonnetta o di Nostra Signora Assunta di Carbonara risale ai secoli XVII-XVIII ed è composto da un centinaio di sculture lignee o in costume, molte delle quali realizzate da artisti famosi come Gaggini detto il Bissone, Antonio Maria Maragliano, Pedevilla e De Scopt. Occupa un’area di 100 mq e la sua articolata scenografia include alcuni dei monumenti più rappresentativi di Genova. Il presepe è permanente.

Una scena del presepe del Santuario della Madonnetta (Foto da santuariomadonnetta.it)

Santuario del Bambin Gesù di Praga (Arenzano)
Il più famoso presepe in ceramica della Liguria (raffigurato nell’immagine di copertina di questo articolo) è stato realizzato nel 1967 da Eliseo Salino, maestro ceramista di Albisola. Il presepe è permanente.

Presepe luminoso di Manarola (La Spezia)
Il presepe più famoso e più grande della Liguria copre tutta la superficie della collina di Manarola, uno dei borghi delle Cinque Terre. È stato costruito a partire dal 1976 da Mario Andreoli, un ferroviere in pensione, con 8 km di cavi elettrici, 17.000 lampadine e più di 300 figurini a grandezza naturale in gran parte fatti con materiali inutilizzati o riciclati.

Le luci iconiche del presepe di Manarola (Foto di Lino Podestà via Associazione Presepe di Manarola Mario Andreoli)

Presepe di Pentema (Torriglia)
Una strada tortuosa vi porta alla piccolissima frazione di Pentema sulle alture di Torriglia. Nel periodo natalizio i vicoletti e le case antiche del paese si popolano di figure a grandezza naturale che rappresentano con grande accuratezza i costumi, gli ambienti e i mestieri in uso alla fine del XIX secolo.

Presepe meccanico dei Cappuccini di Franco Curti (Genova)
Presso il Museo dei Cappuccini di Genova si trova uno dei presepi meccanici più antichi d’Italia, realizzato negli anni Trenta dall’artigiano Franco Curti. Grazie a 7 motori, più di 300 lampadine e di 250 ingranaggi e ruote, ha più di 150 personaggi in movimento, cadute d’acqua, cambi di luce, un sottofondo musicale ed anche 5 quadri meccanici.

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Alcuni scatti del singolare presepe meccanizzato di Franco Curti (foto da museidigenova.it)

Il presepe vivente di Roccavignale (Savona)
Questo presepe prende vita grazie a più di 250 partecipanti e non è solo una rappresentazione della Natività, ma viene arricchito da taverne tipiche che servono piatti golosi, spettacoli musicali e di danza, sputafuoco e molti altri eventi che lo rendono un presepe itinerante unico nel suo genere.

Presepe nel bosco di Viganego (Bargagli)
Un piccolo bosco custodisce un gioiello d’arte e tradizione, un presepe creato nel 2001 da Cosimo (Mino) Tondo. Ci sono casette in pietra, alte circa 70 centimetri e curate nei minimi dettagli per riportare lo stile delle antiche costruzioni locali, mulini e frantoi che conducono alla scena della Natività: tutto racconta attimi di vita contadina in un paesaggio tipicamente ligure.

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Un dettaglio del presepe nel bosco (foto da Il Presepe nel Bosco su facebook)

Di presepi in Liguria ce ne sono molti altri, come quello luminoso di Masone, quello meccanizzato di Campo Ligure e quello artistico di Diano Marina per citarne alcuni. Qual è il vostro presepe ligure preferito? Quali vorreste vedere? Scrivetelo nei commenti!

FOTO DI COPERTINA: Un dettaglio del presepe del Santuario del Bambin Gesù di Praga (foto da gesubambino.org)

Fonti:
albissola.com
lamialiguria.it
museidigenova.it
rivieradeibambini.it

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