Cián du Giorgi è una delle eccellenze del territorio della Spezia, una piccola azienda di vino nel Parco Nazionale delle Cinque Terre vicino a Portovenere. Qui, tutto ruota attorno al recupero, alla rinascita e all’alta qualità.
I proprietari sono Riccardo Giorgi e Adeline Maillard, coppia nella vita e nel lavoro, esperti di vino e della viticoltura eroica. Il nome della loro azienda si traduce dal dialetto locale in ‘terrazzamento di Giorgi’.
Discover Portovenere Blog ha avuto il piacere di intervistare Riccardo.
Come nasce Cián du Giorgi?
Cián du Giorgi nasce dal desiderio di creare il nostro vino a partire da un vigneto secolare nel cuore del Parco delle Cinque Terre.
Abbiamo deciso di stabilirci sui ripidi terrazzamenti della Liguria al fine di far rivivere un patrimonio viticolo in declino da diversi decenni, declino che ha sempre pesato sul mio animo essendo nativo della regione, amante del territorio e viticoltore.
È stato durante un trekking in una bella giornata estiva dell’agosto 2017, che abbiamo posato gli occhi sui vigneti di Riomaggiore, i quali sono oggi di nostra proprietà e fulcro del progetto.
Si tratta di viti piantate un centinaio di anni fa; alcune tra loro sono pre-fillossera e a piede franco.
I vitigni che coltiviamo sono testimoni di un’altra epoca: oltre al famoso Vermentino, abbiamo altri vitigni ancestrali ed autoctoni come Bosco, Albarola, Ruzzese, Scimiscià e Bonamico.
Avete un approccio alla produzione più tradizionale o utilizzate tecniche innovative?
Il nostro approccio si basa principalmente sulla tradizione e le sue tecniche.
Lavoriamo con vecchie vigne che ci danno uve dal gusto unico. Le fermentazioni dei nostri vini sono spontanee e senza aggiunta di lieviti; vinificazione ed affinamento, avvengono senza apporti di prodotti enologici e si svolgono prevalentemente in anfore liguri.
Di quale esperienza si può godere a Cián du Giorgi?
Organizziamo la visita della nostra cantina con degustazione vista mare.
La cantina si trova nel borgo medievale di San Bernardino situato tra Vernazza e Corniglia.
Per chi volesse invece scoprire la viticoltura eroica delle Cinque Terre, offriamo inoltre un tour con degustazione nel nostro vigneto.
I visitatori avranno la possibilità di scoprire i valori che tale viticoltura porta: rispetto della natura, il rispetto della biodiversità e le lavorazioni interamente fatte a mano (vista l’impossibilità di meccanizzazione).
Le vostre bottiglie hanno un “vestito” molto particolare…
Esatto! Abbiamo infatti chiesto all’artista Susie Barrow, pittrice inglese che vive alle Cinque Terre, di realizzare le etichette delle nostre bottiglie.
Siamo ferventi ammiratori dell’arte e dell’ approccio artistico di Susie.
Sa trasmettere brillantemente nelle sue opere l’emozione che si vive durante un bagno nel mare blu cristallino delle Cinque Terre; o ancora la carezza di una foglia passeggiando nei boschi.
Susie Barrow si è immersa completamente nella nostra vita quotidiana di viticoltori, partecipando alla vendemmia e assistendo alla vinificazione.
Per creare le etichette, ha prelevato campioni di terreno, legno, materia vegetale e fecce di vino per ottenere pigmenti personalizzati e soprattutto per rappresentare l’anima di ciascuna delle nostre cuvée.
C’è un vino a cui vi sentite particolarmente legati?
Adeline si sente particolarmente legata alla nostra cuvée “Ade”, un rosato creato in suo onore. Volevo offrirgli un vino che si allontanasse dai rosati commerciali e standard che troviamo abbastanza comunemente. Il nostro “Ade” è un vino elegante ed intenso, delicato e profondo, testimone di un territorio incredibilmente affascinamente e vivo.
Qualche novità per il 2023 da condividere con i nostri lettori?
La grande novità per il 2023 è che avremmo un nuovo aiutante, è nato infatti nel mese di Novembre 2022 il nostro piccolo Lino!
Benvenuto Lino! Congratulazioni Adeline e Riccardo – e grazie per il tempo che avete dedicato a Discover Portovenere Blog.
