La Spezia: un viaggio tra musica classica, jazz e folk

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La Spezia, nel Golfo dei Poeti, vanta una ricca storia musicale che attraversa secoli, partendo dai compositori classici fino ad arrivare al jazz e al revival della musica popolare.

La Spezia e la musica classica: i compositori del Golfo dei Poeti

Il primo e più antico musicista spezzino documentato è Giovanni Agostino Casone, frate dei Minori Osservanti Riformati di San Francesco. Intorno al 1600, Casone riorganizzò gli inni sacri in un poderoso trattato.

Giambattista Vissei, nato a Porto Venere nel 1766, si distinse come compositore di varie opere tra cui un Sestetto per serenata per quartetto d’archi, corno e clarinetto. Fu applaudito persino da Napoleone Bonaparte che ebbe occasione di ascoltarlo a Genova.

Stefano Santo Bruni, nato nel 1801 a Bastremoli in provincia della Spezia, divenne famoso per le sue composizioni sacre e profane, nonché come insegnante di musica. Tra gli allievi ebbe la marchesa Virginia Oldoini.

Carlo Mussinelli - composer and pianist from La Spezia
Carlo Alfredo Mussinelli. La città della Spezia insignì della medaglia d’oro il “cieco veggente”, come definì Giovanni Pascoli.

La Spezia ha dato i natali anche a Carlo Mussinelli nel 1871, che, nonostante la cecità, si dedicò con successo alla musica, diventando un noto compositore e pianista, molto stimato anche da Giovanni Pascoli.

Giovanni Pagella, nato a Le Grazie nel 1872, fu un sacerdote e compositore di musica sacra, ammirato anche dal celebre compositore e direttore d’orchestra Pietro Mascagni.

opera by Domenico Cortopassi

Domenico Cortopassi, nato a Sarzana nel 1875, si affermò come direttore d’orchestra e organista, famoso per le sue operette e messe natalizie.

Cortopassi studiò a Lucca, dove ebbe la fortuna di avere come insegnanti Carlo Angeloni e Giacomo Puccini .

La Spezia e il Jazz

Nel 1969, La Spezia divenne la culla del Festival Internazionale del Jazz, il più longevo d’Italia.

Tra i suoi ideatori e fondatori c’era Tiberio Nicola, nato nel 1931 a Villafranca Lunigiana e poi trasferitosi a La Spezia.

Tiberio Nicola Jazz Spezia
Tiberio Nicola, detto “Il Tibe”

Fin da bambino, Tiberio suonava il violino e rimaneva incantato dalla musica. Tuttavia, la guerra interruppe la sua carriera da violinista.

Probabilmente, la sua passione per il jazz nacque durante il servizio militare a Roma nell’Aeronautica. Tornato a La Spezia, si unì a un gruppo di giovani appassionati di jazz, formando il Circolo Amici del Jazz. Poco dopo, lanciarono il festival.

Da allora, molte star internazionali, come Keith Jarrett, Chet Baker, Charles Mingus e Michel Petrucciani, sono state ospiti del festival, rendendolo uno degli appuntamenti storici del jazz europeo.

La passione per il jazz a La Spezia non si limita ai festival: Amazon ha classificato la città come quella con il maggior consumo di jazz e blues in Italia.

La Spezia Jazz Band
La Spezia Big Band al Teatro Civico Della Spezia (foto di Bionducci)

La Spezia ha anche avuto la sua orchestra jazz, La Spezia Big Band, attiva dal 1976 al 1989. La formazione, composta principalmente da musicisti spezzini, ha partecipato a varie edizioni del Festival Internazionale del Jazz, esibendosi sotto la guida di musicisti come Luciano Imparato e Bruno Tommaso.

Altro noto compositore e trombettista spezzino è Lorenzo Cimino, che è anche direttore artistico dello Spezia Jazz Festival.

Musica folk del Levante ligure

La tradizione musicale della Lunigiana e del Levante ligure è stata riscoperta negli anni ’90 grazie a Tandarandan, gruppo musicale e associazione culturale di Mauro Manicardi.

Tandarandan folk music from La Spezia

Manicardi era un organettista e appassionato cultore delle tradizioni popolari.

Varie persone lo aiutarono a portare avanti il suo progetto, tra cui Bugelli, il cantastorie della Lunigiana; Edward Neill, etnomusicologo genovese; e Germano Cavalli, Direttore del Museo Etnografico di Villafranca.

Con una attenta opera di ricerca sul campo, il progetto rilanciò l’interesse per la musica tradizionale locale, coinvolgendo musicisti e gruppi di danza e utilizzando strumenti tradizionali come la ghironda, la piva e l’organetto. Il repertorio di Tandarandan comprendeva gighe, valzer, mazurke, monfrine, canzoni e ballate.

Tandarandan è il personaggio di una filastrocca lunigianese citata a livello popolare.

La Spezia, con la sua ricca eredità musicale, dimostra una vivace e dinamica scena culturale, capace di attrarre e ispirare generazioni di artisti e appassionati!

Fonti:
Ernesto Di Marino “La cultura musicale alla Spezia” (1992)
Società dei Concerti La Spezia “I suoni della Lunigiana e del Levante ligure”
Giorgio Pagano, Città della Spezia

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