Viaggio in Italia lungo l’itinerario storico del Grand Tour

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Lo sapevi che il Golfo dei Poeti fu una delle mete in cui i giovani dell’aristocrazia europea si fermavano durante il loro Grand Tour in Italia? Il Bel Paese era una delle tappe obbligate di questo lungo viaggio che gli aristocratici intraprendevano in giro per l’Europa per ampliare le loro conoscenze in fatto di cultura, arte e politica. Il viaggio poteva durare mesi o addirittura anni e il soggiorno in Italia solitamente era particolarmente lungo perché il Paese era considerato la culla della civiltà occidentale, patria di tutto ciò che era considerato importante dal punto di vista storico, religioso, estetico e politico.

Breve storia del Grand Tour in Italia

La gente viaggia in Italia da secoli. Nel Medioevo, ad esempio, molti studiosi, mercanti, pellegrini e avventurieri furono protagonisti di un periodo di grande peregrinazione. Ma fu solo verso la fine del XVI secolo che il viaggio acquisì un valore proprio nella storia della mentalità collettiva europea e divenne una moda fino all’inizio del XIX secolo:

“Indipendentemente dalla risposta di questo o quel bisogno, il viaggio assunse il carattere di un fine intrinseco, in nome di una curiosità che si faceva sempre più ardita, nel nome della conoscenza e della comprensione da un lato e del piacere dell’evasione, del puro svago dall’altro. Questa nuova idea iniziò a prendere piede in Europa e si concretizzò nella moda del viaggio in Italia. […] Fu Richard Lassels, nel suo “An Italian Voyage”, a usare per la prima volta l’espressione Grand Tour, un neologismo che da quel momento (anno 1670) sarebbe stato adottato universalmente..” (Grand Tour project della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)

Nonostante qualche saltuario alto e basso, l’idea del Grand Tour rimase solida per tutto il XVII e il XVIII secolo, diventando particolarmente indiscutibile in quest’ultimo. Questa “età dell’oro” dei viaggi ebbe termine alla vigilia del XIX secolo con le guerre napoleoniche. Tuttavia, negli anni a venire molti artisti e aristocratici europei continuarono a visitare l’Italia o a sceglierla come dimora temporanea, tra cui due dei più famosi poeti romantici inglesi: Lord George Gordon Byron e Percy Bysshe Shelley. La loro ammirazione per il Golfo di La Spezia e per le perle locali come Portovenere e Lerici, portò la zona a ereditare il soprannome di Golfo dei Poeti. Fu Byron a riassumere al meglio il fascino dell’Italia per il Grand Tourist:

“Fair Italy! Thou art the garden of the world, the home of all art yields, and nature can decree.” [“Bellissima Italia! Tu sei il giardino del mondo, la casa di tutto ciò che l’arte produce e la natura può decretare.”]

L’itinerario storico

Molti inglesi si recavano in Italia via mare, raggiungendo Genova a bordo di una feluca (tradizionale imbarcazione a vela in legno) da Marsiglia o Nizza. Altri viaggiatori, soprattutto francesi, giungevano in Italia attraversando le Alpi (passo del Moncenisio) per iniziare il viaggio da Milano o Torino, mentre altri, tra cui i tedeschi, attraversavano il Brennero per raggiungere Verona o Venezia.

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Roads of Italy: A guidebook necessary for all gentlemen who do a tour of Italy” di Louis-Benjamin Fleuriau de Bellevue in occasione del suo Grand Tour di Francia e d’Italia, 1788-1791 (da: Clark Library UCLA)

Le tappe principali del Grand Tour in Italia consistevano nelle principali città d’arte, come Firenze, Venezia, Roma e Napoli. Tuttavia, gli itinerari che collegavano queste destinazioni e la scelta delle città più piccole erano piuttosto flessibili.

Il Moderno “Grand Tour” d’Italia

Come una volta, per godere al massimo di un’esperienza Grand Tour in Italia è importante dare valore al tempo e alla flessibilità. Lo Slow Travel è il modo migliore per assaporare e comprendere la storia, la cucina, la cultura e lo stile di vita di un territorio. La durata del soggiorno consigliata dipende da quanta Italia si desidera esplorare durante il viaggio on the road. Ad esempio, se si vuole visitare l’area che comprende la Riviera italiana tra la Liguria e la Toscana, Firenze, Roma e Venezia, è bene dedicare almeno 10 giorni.

Se desideri iniziare il tuo Grand Tour dal nord Italia, come facevano molti viaggiatori nel XVII e XVIII secolo, puoi atterrare negli aeroporti di Milano, Torino o Genova. Anche l’aeroporto di Pisa è una buona alternativa, soprattutto se desideri concentrarti sulle zone della Riviera italiana e dell’Italia centrale. Da qui potrai iniziare il tuo viaggio in auto con un’auto a noleggio dal punto di arrivo.

Se vuoi evitare del tutto l’aereo, puoi raggiungere l’Italia direttamente con la tua auto o con un’auto noleggiata in un altro paese che fa parte del tuo Grand Tour europeo. Tutte le principali città d’arte possono essere raggiunte facilmente in auto, anche se dovrai informarti sulle regole locali per parcheggiare nel centro storico, se consentito. Per visitare altre destinazioni potrebbe essere necessario cambiare mezzo di trasporto. Ad esempio, una volta raggiunto il Golfo dei Poeti potrai parcheggiare in tutta tranquillità la tua auto a Portovenere e poi noleggiare una barca privata o utilizzare il famoso traghetto per esplorare la baia locale e le vicine Cinque Terre.

Il Golfo dei Poeti era difficile da raggiungere agli albori del Grand Tour ma è diventato una meta imperdibile nell’Ottocento, a seguito della costruzione della strada che collegava Genova e La Spezia. Il filosofo ed economista britannico John Stuart Mill scrisse le seguenti parole in una lettera alla moglie, appena arrivato a La Spezia durante il suo Grand Tour: “Penso che questo sia il posto più bello che abbia mai visto in vita mia“. Per maggiori informazioni leggi Historical Curiosities of the Gulf of Poets: interview with Gino Ragnetti.

Tra le tappe consigliate durante un moderno Grand Tour d’Italia che rende omaggio allo storico movimento, ci sono Milano, Venezia e Padova al nord; Genova, Portovenere e Lerici sulla Riviera Italiana; il centro Italia con Firenze, Pisa, Lucca, Roma e Bologna; Napoli, la Costiera Amalfitana e Siracusa al sud. Non lasciarti sfuggire l’occasione di visitare le meraviglie nascoste dell’Italia, che spesso si trovano proprio dietro l’angolo delle città più famose!

FONTI
Grand Tour project by Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Clark Library at UCLA
Immagine cover: dipinto di Gaspar van Wittel durante il suo Grand Tour a Napoli

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